Traversata Chabod – Vittorio Emanuele
Introduzione
Un’escursione nel Parco Nazionale del Gran Paradiso è sempre un’esperienza affascinante per ogni amante della montagna.
Lo stretto contatto con la natura, quasi, incontaminata e i meravigliosi panorami sull’unico 4.000 totalmente in territorio italiano rendono questo luogo un tesoro alpino.
La famosa traversata Chabod – Vittorio Emanuele passando poco sotto il leggendario ghiacciaio del Gran Paradiso è una delle escursioni più amate del Parco.
L’itinerario non è banale e richiede un allenamento adeguato, con un dislivello di più di 1300 m e un tempo di percorrenza di circa 6 h.
Come arrivare?
La partenza di questo itinerario nel Parco Nazionale del Gran Paradiso avviene dal parcheggio dell’Alpe Pravieux, in Valsavarenche, situato poco dopo il Camping Gran Paradiso.
Il parcheggio, in prossimità del parco avventura, è di medie dimensioni e da qui parte il sentiero verso il Rifugio Chabod.
Info
Itinerario
Lasciata l’auto nel parcheggio all’Alpe Pravieux [1823 m], in cui è presente anche una fontana di acqua potabile, e superato il ponte sul Savara si prende il sentiero numero 5 in direzione del Rifugio Chabod, prima tappa di giornata.
Il sentiero inizia subito a salire nel bosco a tornanti su un’antica mulattiera reale.
Salendo di quota la mulattiera si trasforma piano piano in sentiero e superati un paio di punti panoramici sulla vallata, in circa 45 minuti si giunge all’Alpe de Lavassey [2195 m], in cui è presente un’altra fontana.
Si resta sul sentiero 5 che prosegue alle spalle del casolato e dopo pochi minuti il bosco lascia spazio a bellissime praterie alpine con la vista della parete nord-ovest del Gran Paradiso che si manifesta imponente sopra di esse.
La salita continua costante, ma non estremamente ripida, per circa 1 ora fino ad un bivio vicino ad un ponte sul torrente che scende dal ghiacciaio.
Si prosegue a sinistra sul sentiero 5 verso lo Chabod, tralasciando a destra il sentiero 1A che servirà successivamente per raggiungere il Rifugio Vittorio Emanuele II.
In pochi minuti si giunge così al Rifugio Chabod [2710 m], prima tappa di giornata e suggestivo punto panoramico sulla parete nord del Gran Paradiso, con i ghiacciai di Laveciau e di Montandayné, e sull’alta Valsavarenche.
Il rifugio, molto gettonato durante i pranzi estivi, è dotato sia di una sala pranzo interna che di una bellissima terrazza esterna con tavoli in legno in cui è possibile fermarsi a mangiare sia i piatti cucinati da loro che i propri pranzi al sacco.
Anche qui, come in molti luoghi di sosta di questa escursione, è presente una fontana di acqua potabile.
Ripreso il cammino, si torna al bivio incontrato poco prima e si imbocca il sentiero 1A che in un paio d’ore conduce al Rifugio Vittorio Emanuele II.
La traversata Chabod – Vittorio Emanuele, che aggira la Testa del Moncorvè, è caratterizzata da molti sali e scendi; infatti, ci si troverà diverse volte a perdere quota per riprenderla rapidamente poco dopo.
Arrivati al Vittorio Emanuele II [2732 m] sarà molto facile incontrare alpinisti con grosse corde e attrezzatura da ghiaccio; infatti, questo rifugio è il punto di partenza per la via normale che porta alla vetta del Gran Paradiso.
Anche qui è presente un fontana e una magnifica terrazza con tavoli che affaccia sul laghetto di Moncorvè e sulle imponenti cime che sovrastano la struttura, tra tutti il Ciarforon.
Si riprende il cammino sul sentiero numero 1 che scende ripido su una lastricata con tratti dotati di scalini di pietra.
Superato il primo tratto roccioso la pendenza si attenua e il sentiero scende a tornanti puntando il bosco di larici sottostante.
Raggiunto quest’ultimo non resta che continuare ancora per una ventina di minuti la discesa e raggiungere, in circa 1 ora e 10 min dal Vittorio Emanuele, il Rifugio Tetras Lyre [2000 m], collocato ai piedi del pendio.
Ci si troverà di fronte ad una struttura pulita e molto ben gestita, con ampi spazi comuni sia all’interno che all’esterno.
Dopo una breve sosta al Rifugio Tetras Lyre, ci si rimette in cammino lungo l’ampia carreggiabile in piano che dal rifugio porta a Pont Valsavarenche [1960 m], da dove si prende la strada asfaltata che in circa 30 minuti raggiunge il parcheggio dell’Alpe Pravieux.
Mappa
Valutazioni
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Chabod - Vittorio Emanuele
Percorso: Anello
Quota max: 2732 m
Ascesa: 1315 m
Tempo: 6 h
Lunghezza: 18,6 km
Difficoltà: E
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